Una mattina qualsiasi, infili gli stivali, sistemi lo zaino e fai il primo passo. Non sai che, oltre i chilometri, ti aspettano storie sepolte, simboli nascosti e tradizioni che sono sopravvissute nei secoli.
Il Cammino di Santiago non è solo un percorso, è un museo vivente, una rete di simboli e uno specchio della storia europea. Se pensavi di sapere tutto, preparati a scoprire alcune curiosità su questo celebre sentiero.
Índice de contenidos
- 1 Diversi percorsi verso Santiago
- 2 Il Monte do Gozo: l’emozione della prima vista
- 3 I Chilometri 0 del Cammino di Santiago
- 4 La conchiglia di capasanta: più di un ricordo
- 5 Il pellegrinaggio in barca: un’opzione ufficiale poco conosciuta
- 6 Cresce la tendenza dei pellegrini che percorrono il Cammino al contrario
- 7 Le frecce gialle: un simbolo moderno del Cammino di Santiago
- 8 Il saluto “Ultreia”: incoraggiamento tra pellegrini
- 9 Il Botafumeiro: simbolo di purificazione
- 10 La Fontana del Vino ad Ayegui
- 11 La Cruz de Ferro: Lasciare indietro i pesi
- 12 Portomarín: Il paese ricostruito pietra per pietra
- 13 I rintocchi della Torre della Berenguela
- 14 Il Gioco dell’Oca e il Cammino di Santiago
Diversi percorsi verso Santiago
Ogni percorso del Cammino di Santiago custodisce aneddoti, simboli e tradizioni che lo rendono unico. Non ci sono due cammini uguali, ed è proprio questa la sua magia. Ecco alcune curiosità che forse non conoscevi:
Prima di intraprendere il viaggio Cammino di Santiago, sapevi che esistono più di dieci cammini ufficiali riconosciuti dall’Ufficio del Pellegrino? Da percorsi interni a sentieri costieri, tutti convergono verso Santiago, ma ciascuno ti mette di fronte a paesaggi, villaggi e sfide uniche. Scegliere il tuo cammino è, in realtà, scegliere un’esperienza personale. Inoltre, ognuno ha la sua storia.
- Nel Cammino da Ribadeo a Santiago, la parte finale del Cammino del Nord, troverai scogliere e spiagge selvagge, ma nasconde anche un segreto: l’accesso al Mirador de Santa Cruz. Qui, il Cantabrico sembra fondersi con l’orizzonte, e alcuni pellegrini giurano di aver visto i delfini accompagnarli all’alba. No, questo animale non vive normalmente nel Cantabrico.
- Il Cammino da Bilbao a Santiago passando per Santander combina industriale e medievale, ma la cosa più curiosa è che attraversa tre province e due comunità autonome in pochi giorni.
- Il Cammino da Tui a Santiago è uno dei percorsi più spirituali. Il punto di partenza è collegato da un ponte internazionale che unisce la Galizia al Portogallo. Curiosamente, molti pellegrini attraversano a piedi questa frontiera, sentendo di varcare anche un confine emotivo.
- Nel Cammino Francese, molti pellegrini ignorano che nel piccolo paese di Grañón si trova una chiesa dove si può dormire nella sacrestia, su materassini, condividendo cene, candele e storie. Un’esperienza austera e profondamente umana.
- Nel Cammino Primitivo, considerato il più antico di tutti, c’è una sezione chiamata “la Ruta de los Hospitales”, che attraversa oltre i 1.100 metri di altitudine. Nel Medioevo, questa zona era piena di rifugi per pellegrini che lottavano contro neve e vento, e ancora oggi si percepisce quel misto di durezza ed epica.
- Nel Cammino Inglese era consuetudine nel Medioevo che i pellegrini provenienti dalle Isole Britanniche arrivassero in barca. Ancora oggi, il percorso conserva nomi e tracciati che ricordano quell’arrivo via mare: un omaggio agli antichi navigatori della fede.
Il Monte do Gozo: l’emozione della prima vista
A circa 4,5 chilometri dal centro di Santiago di Compostela, il Monte do Gozo offre ai pellegrini la prima vista delle torri della Cattedrale di Santiago. In questo luogo, innumerevoli camminatori hanno provato l’emozione e il sollievo di scorgere la fine dopo lunghe giornate.
Nel Medioevo fu costruita una cappella vicino al monte, dove i pellegrini si inginocchiavano in segno di gratitudine per essere arrivati così lontano. Molti continuavano il percorso a piedi, anche se erano giunti a cavallo, come segno di umiltà e devozione prima di entrare in città.
I Chilometri 0 del Cammino di Santiago
Nel Cammino di Santiago, il chilometro 0 ufficiale si trova nella Plaza del Obradoiro, proprio davanti alla Cattedrale di Santiago di Compostela, dove si trova la tomba dell’Apostolo Giacomo il Maggiore. Questo punto simboleggia la fine del pellegrinaggio ed è da qui che si misurano tutte le distanze del percorso.
D’altro canto, molti pellegrini proseguono il cammino fino al Capo Finisterre, conosciuto come la “fine del mondo” nell’antichità. Anche lì si trova un cippo che segna un chilometro 0 simbolico, usato per indicare l’inizio o la fine di questa estensione del cammino. Sebbene quest’ultimo non sia ufficiale né riconosciuto dalla Chiesa, ha grande significato per chi desidera prolungare l’esperienza.
Così, si può dire che esistono due punti chiamati chilometro 0: uno ufficiale a Santiago e uno simbolico a Finisterre, entrambi rappresentanti diverse fasi del viaggio giacobeo.
La conchiglia di capasanta: più di un ricordo
La conchiglia di capasanta è il simbolo universale del cammino e la sua forma con linee convergenti rappresenta i diversi percorsi che confluiscono nel tragitto.
Storicamente, i pellegrini raccoglievano queste conchiglie sulle coste galiziane e le usavano come utensile per bere acqua durante il loro cammino. Inoltre, serviva come prova di aver completato il pellegrinaggio ed è diventato un distintivo dei viandanti devoti.
Una leggenda popolare narra che un cavaliere fu salvato miracolosamente dal mare e apparve ricoperto di conchiglie di capasanta, rafforzando il simbolismo di questo elemento come segno di protezione e guida nel viaggio.
Il pellegrinaggio in barca: un’opzione ufficiale poco conosciuta
Anche se la maggior parte dei pellegrini percorre il cammino a piedi, esistono altre modalità ufficialmente riconosciute. Dopo il cammino, la bicicletta e il cavallo sono le opzioni più comuni. Tuttavia, un’alternativa meno nota ma valida è il pellegrinaggio a vela.
L’Ufficio del Pellegrino accetta questa modalità a condizione che vengano rispettati alcuni requisiti, come navigare almeno 100 miglia nautiche e completare a piedi l’ultima parte. Questa opzione offre un’esperienza diversa e sempre più persone la scelgono.
Ad esempio, nell’ultimo anno circa 150 pellegrini hanno concluso il loro percorso combinando navigazione in barca con la tradizionale camminata.
Cresce la tendenza dei pellegrini che percorrono il Cammino al contrario
Con la crescente popolarità, sempre più pellegrini scelgono percorsi alternativi per vivere un’esperienza unica e personale. Una di queste opzioni è percorrere il Cammino in senso inverso rispetto al tradizionale, tornando indietro dopo averlo completato o iniziando il pellegrinaggio da Santiago verso altre destinazioni.
Questa pratica ha radici storiche, poiché nel Medioevo era comune che i camminatori tornassero per la stessa strada. Inoltre, alcuni pellegrini prolungano il viaggio lungo il Cammino Portoghese fino al Santuario di Fátima, o verso Finisterre e Muxía, esplorando nuovi orizzonti.
Ci sono anche coloro che apprezzano la sfida e l’originalità di farlo al contrario, offrendo una prospettiva diversa a questo iconico percorso.
Le frecce gialle: un simbolo moderno del Cammino di Santiago
Le famose frecce gialle, che oggi guidano migliaia di pellegrini, non hanno sempre fatto parte del percorso giacobeo. La loro comparsa è relativamente recente e si deve all’impegno di Elías Valiña, un sacerdote di O Cebreiro.
All’inizio degli anni 1980, Valiña intraprese il compito di rivitalizzare e segnalare il Cammino, che era in gran parte dimenticato e poco segnalato. Per facilitare l’orientamento dei pellegrini, iniziò a dipingere frecce gialle in punti strategici come incroci e deviazioni.
Questa iniziativa divenne un elemento chiave affinché i pellegrini potessero seguire il percorso in modo sicuro e fiducioso.
Il saluto “Ultreia”: incoraggiamento tra pellegrini
“Ultreia“ è un saluto tradizionale tra pellegrini. Proviene dal latino e significa “Andiamo oltre!”. Questo termine, usato per incoraggiarsi a vicenda durante il pellegrinaggio, appare nel Codice Calixtino, una delle opere più importanti relative al percorso.
Quando un pellegrino salutava un altro dicendo “Ultreia”, la risposta era “Et suseia”, che significa “E ancora oltre!”.
Il Botafumeiro: simbolo di purificazione
Nella Cattedrale di Santiago de Compostela, il Botafumeiro è uno degli elementi più impressionanti. Questo enorme turibolo, che pesa 53 chili e misura 1,5 metri, viene fatto oscillare da un gruppo di persone durante particolari cerimonie.
Originariamente, la sua funzione era quella di purificare l’aria della cattedrale dopo l’arrivo dei pellegrini, che, dopo lunghi giorni di cammino, non sempre giungevano nelle migliori condizioni.
La Fontana del Vino ad Ayegui
Nella località navarrese di Ayegui, accanto al Monastero di Irache, si trova una fontana molto speciale: la Fontana del Vino. Questa fontana, rifornita quotidianamente con 100 litri di vino rosso giovane dalla Bodega Irache, offre gratuitamente vino ai pellegrini che percorrono il Cammino di Santiago.
La tradizione ha radici storiche, poiché i monaci benedettini di Irache offrivano vino ai camminatori come ricostituente. Ufficialmente istituita negli anni Novanta, la fontana è diventata un simbolo di ospitalità e gioia, con un cartello che invita a brindare alla felicità.
Sebbene il vino sia disponibile solo al mattino e in quantità limitate per evitare abusi, la fontana offre anche acqua per chi preferisce rinfrescarsi in modo tradizionale. È aperta tutti i giorni dalle 8 alle 20, e chi lo desidera può ottenere un timbro commemorativo nelle cantine o nel Museo del Vino.
La Cruz de Ferro: Lasciare indietro i pesi
La Cruz de Ferro è un crocifisso che si trova nel punto più alto del Cammino di Santiago Francese, a circa 1.500 metri di altitudine, tra le località spagnole di Foncebadón e Manjarín, León. È composta da un palo di legno alto circa cinque metri sormontato da una croce di ferro.
Alla sua base, nel corso degli anni, si è formato un cumulo di pietre. Una leggenda racconta che quando fu costruita la cattedrale di Santiago de Compostela si chiese ai pellegrini di contribuire portando una pietra. In ogni caso, la tradizione vuole che si lanci una pietra, portata dal luogo di origine del pellegrino, dando le spalle alla croce per simboleggiare che si è lasciato indietro il proprio fardello.
Portomarín: Il paese ricostruito pietra per pietra
Portomarín, nella provincia di Lugo, è un chiaro esempio della parola «rinascita». Il paese possedeva una straordinaria chiesa romanica del XII secolo e altri edifici storici che, a causa della costruzione della diga di Belesar negli anni ’60, furono minacciati dall’innalzamento del livello dell’acqua.
Per preservarli, furono trasferiti pietra per pietra in una nuova posizione più elevata, dove rimasero al sicuro dall’inondazione. Questo sforzo monumentale ha permesso di conservare il patrimonio storico e architettonico del luogo.
I rintocchi della Torre della Berenguela
Nella Cattedrale di Santiago de Compostela, la Torre della Berenguela ospita un orologio che, secondo la leggenda, se a mezzanotte le campane suonano 13 volte, il demonio potrà vagare liberamente per un’ora intera in città. Questo mito aggiunge un tocco di mistero all’esperienza già magica di arrivare a Santiago.
Il Gioco dell’Oca e il Cammino di Santiago
Esiste la voce che il Gioco dell’Oca abbia origine nel Cammino di Santiago. Si dice che ogni tappa del Cammino sia rappresentata da una casella del gioco, e che le oche simboleggino i luoghi sicuri o di riposo per i pellegrini. Questa teoria suggerisce che il gioco fosse un modo per insegnare ai pellegrini i pericoli e i rifugi del Cammino in modo ludico.