La Queimada
Anche se non hai ancora fatto un viaggio organizzato sul Cammino di Santiago o visitato la terra galiziana, sicuramente conosci o hai sentito parlare della sua famosa bevanda chiamata “La Queimada”. È altrettanto popolare quanto i suoi liquori casalinghi al caffè o alle erbe.

Un bicchierino di queimada durante le tappe del Cammino di Santiago da Sarria a Santiago sarà il miglior stimolante!

STORIA E SCOPO DELLA QUEIMADA

C’è una grande controversia sull’origine reale, ma è vero che molti storici la collocano nella tradizione celtica e nei suoi famosi castros che attraversano tutta la Galizia.

I celti hanno lasciato la loro impronta culturale nei vari petroglifi, il più comune dei quali è il “trisquel”, un simbolo a forma di spirale, in cui appare una sorta di croce con tre teste. Si dice che rappresenti i tre elementi fondamentali dell’umanità: la terra, l’acqua e il fuoco.

Ci troviamo di fronte a un rituale sacro pagano che è giunto fino ai nostri giorni e che continua a essere molto popolare in ogni riunione o festa in Galizia che si rispetti. Qualsiasi occasione è buona per prepararla!

Il rituale della Queimada cerca la purificazione del corpo e la salvezza dell’anima. Si mescola costantemente per allontanare gli spiriti maligni e chiamare quelli buoni affinché ci proteggano.

INGREDIENTI E MODALITÀ DI PREPARAZIONE DELLA QUEIMADA “RITUALE”

Per la sua preparazione occorrono: acquavite di orujo (preferibilmente con denominazione di orujo della Galizia), zucchero bianco, scorza di limone e/o arancia e qualche chicco di caffè.

PREPARAZIONE

  1. In un recipiente di terracotta versiamo l’acquavite di orujo della Galizia e lo zucchero.
  2. Successivamente aggiungiamo le scorze di limone e/o arancia e i chicchi di caffè.
  3. Mescoliamo bene il composto e gli diamo fuoco.
  4. Immergiamo un mestolo nell’acquavite distribuendolo su tutto il recipiente affinché tutta la superficie prenda fuoco.
  5. Mescoliamo lentamente affinché le fiamme dell’alcol si alzino: il fuoco purifica, illumina e riscalda nella tradizione celtica.
  6. Non smettiamo di mescolare per almeno 15 minuti. Se lasciamo che le fiamme si spengano da sole, l’alcol si evaporerebbe completamente e lo zucchero si consumerebbe, lasciando la queimada come una bevanda molto insipida.
  7. Serviamo in tazze di terracotta nello stile più autentico della Galizia!! E ricorda, una tazza purifica e protegge l’anima dal malocchio*; la seconda tazza illumina e libera la mente dai pregiudizi e sarà la luce che illumina il cammino; la terza riscalda e risveglia le passioni, avvertendo che siamo sulla soglia dell’inferno…

INVOCAZIONE DELLA QUEIMADA

Per completare il rituale dobbiamo recitare ad alta voce l’invocazione della queimada mentre questa inizia a bruciare e la stiamo mescolando:

Mouchos, coruxas, sapos e bruxas.
Demos, trasnos e diaños, espritos das nevoadas veigas.
Corvos, pintigas e meigas, feitizos das menciñeiras.
Pobres cañotas furadas, fogar dos vermes e alimañas.
Lume das Santas Compañas, mal de ollo, negros meigallos, cheiro dos mortos, tronos e raios.
Oubeo do can, pregón da morte, fouciño do satiro e pe do coello.
Pecadora lingua da mala muller casada cun home vello.
Averno de Satan e Belcebu, lume dos cadavres ardentes, corpos mutilados dos indecentes, peidos dos infernales cus, muxido da mar embravescida.
Barriga inútil da muller solteira, falar dos gatos que andan a xaneira, guedella porra da cabra mal parida.
Con este fol levantarei as chamas deste lume que asemella ao do inferno, e fuxiran as bruxas acabalo das súas escobas, indose bañar na praia das areas gordas.
¡Oide, oide! os ruxidos que dan as que non poden deixar de queimarse no agoardente, quedando asi purificadas.
E cando este brebaxe baixe polas nosas gorxas, quedaremos libres dos males da nosa ialma e de todo embruxamento.
Forzas do ar, terra, mar e lume, a vos fago esta chamada: si e verdade que tendes mais poder que a humana xente, eiqui e agora, facede cos espritos dos amigos que estan fora, participen con nos desta queimada.